Bologna danza

Il 29 aprile, come ogni anno dal 1982, si celebra in tutto il mondo la Giornata della Danza.

La Giornata della Danza non può passare inosservata. Il 29 aprile 2010 la danza a Bologna parlerà all’unisono.

Il mattino docenze gratuite negli Istituti scolastici che ne faranno richiesta.

Il pomeriggio dalle 17 alle 20 passeggiando per il centro storico della città di Bologna si potranno riscoprire gesti, volti, danza del mondo.

La sera dalle 20:30 in poi in via Belvedere ci sarà il Mercato della Danza

ore 20:30 al Bar del Mercato inaugurazione della mostra fotografica dei fotografi che da anni seguono la GMD Fyodor Marchesan, Michele Brancati e Giovanni Oscar Urso

ore 21:00 ” A piedi nudi sul cemento” (estratto) di  e con Ashai Lombardo Arop,  Roberto Mioli: video arte e proiezioni live, Mop Cortex: musica elettronica, Gipsy: percussioni

L’evento è stato istituito nel 1982 su iniziativa dell’International Dance Council e dall’International Institut Theatre UNESCO, per festeggiare la danza nel mondo. Il 29 aprile è la data prescelta in onore di Jean-Georges Noverre, nato il 29 aprile 1727 e creatore del balletto moderno.L’UNESCO, con l’istituzione della Giornata Mondiale della Danza, riconosce alla danza una valenza fondamentale per lo sviluppo della persona e della società, un linguaggio artistico universale che supera i confini nazionali. L’importanza che l’UNESCO dedica alla danza è dimostrata dall’attenzione che negli anni scorsi ha testimoniato con l’introduzione della danza nell’educazione dei bambini, riconoscendo nell’accesso alle arti un diritto di ogni persona e in particolare dei bambini, diritto di proteggere e difendere.In accordo con le linee guida dell’UNESCO, lo scopo principale degli eventi della Giornata della Danza è quello di attirare l’attenzione di un vasto pubblico, di portare la danza fuori dai luoghi deputati allo spettacolo, di concentrare l’attenzione verso il “nuovo” pubblico, ossia chi non segue eventi di danza nel corso dell’anno. Uscire dal guscio per contaminare di coscienza ed energia il mondo. In occasione della Giornata Mondiale della Danza, il 29 aprile 2010, il Selene Centro Studi Eko con il progetto GMD’10 (terza edizione) intende organizzare nella città di Bologna una serie di iniziative con l’obiettivo di sensibilizzare la città verso la riscoperta del corpo e del suo linguaggio, la danza. La riscoperta di un corpo presente, attento e sensibile. Un corpo partecipe alla vita, non tappeto per iscrizioni e invasioni ma un luogo sacro. La danza intesa come linguaggio silenzioso diviene nel nuovo millennio lo strumento indispensabile ed urgente per ritrovare una unità di pensiero e di azione. Il corpo e la danza non utilizzano le divisioni imposte dalle categorie del bello, del giusto, del vero, ma si riallacciano al gesto simbolico. Il corpo del danzatore descrive un mondo che è al di là di tutti i codici, perché nella danza l’unico segno è quello che il corpo disegna tra la terra e il cielo. Scivolando l’uno sull’altro, nella danza, i movimenti del corpo non si lasciano individuare, per la rapidità del suo agire; la danza cancella di colpo le figure appena costruite, in una creazione, distruzione e creazione.

Il messaggio ufficiale per
Dance Day
29 APRILE 2010

Messaggio Giornata Internazionale di Danza 2010
Julio Bocca Julio Bocca

Dance is discipline, work, teaching, communication. With it we save on words that perhaps others would not understand and, instead, we establish a universal language familiar to everyone.It gives us pleasure, it makes us free and it comforts us from the impossibility we humans have to fly like birds, bringing us closer to heaven, to the sacred, to the infinite.It is a sublime art, different each time, so much like making love that at the end of each performance it leaves our heart beating very hard and looking forward to the next time.

La danza è disciplina, lavoro, insegnamento, comunicazione.  Con esso abbiamo risparmiare sulle parole che forse altri non avrebbero capito e, invece, stabiliamo un linguaggio universale familiare a tutti.  Ci dà piacere, ci rende liberi e ci conforta l’impossibilità noi umani abbiamo a volare come gli uccelli, ci avvicina al cielo, al sacro, verso l’infinito.  Si tratta di un arte sublime, ogni volta diversa, tanto come fare l’amore che, alla fine di ogni spettacolo che lascia il nostro cuore batte molto duro e in attesa della prossima volta.

Prof. Alkis Raftis Prof. Alkis Raftis
President of the International Dance Council CID Presidente del Consiglio Internazionale della Danza CID
UNESCO, Paris UNESCO, Parigi

Dance Day 2010

The United Nations proclaimed 2010 as International Year for the Rapprochement of Cultures and designated UNESCO as lead agency in this celebration, having regard to its experience of morethan 60 years in advancing the mutual knowledge and understanding of peoples.Irina Bokova, the new Director-General of UNESCO, has proposed a universal vision, Irina Bokova,which she has called the “new humanism”; a vision open to the entire human community,providing a humanist response to globalization and crisis, aiming at the safeguarding,of social cohesion and the preservation of peace.Dance, being a central part of every culture, constitutes the ideal means for bringing Dance together people from different countries.Festivals promote in the most lively manner reciprocal knowledge and respect of diversity; there are hundreds of millions attending international dance festivals each year. . Teachers offering classes in foreign countries provide immediate bridges of understanding ingrained into the bodies of dancers; there are tens of thousands of dance teachers crossing national borders yearly.Congresses and open conferences provide opportunities to showcase one’s work to an audience of peers; there are dozens of international meetings of dance researchers, historians and critics in any given year. Even outside festivals, classes or conferences, simply watching on television a dance from a foreign country offers the most striking, appealing and convincing image of another ethnic group. For vividly illustrating cultural diversity, for embodying rapprochement, there is no better means than dance.

Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2010 come Anno internazionale per l’avvicinamento di culture e designato dall’UNESCO come agenzia leader in questa celebrazione, vista la sua esperienza di più oltre 60 anni nel promuovere la reciproca conoscenza e la comprensione dei popoli.  IL nuovo direttore generale dell’Unesco, ha proposto una visione universale,  che lei ha chiamato il “nuovo umanesimo”, una visione aperta alla comunità umana,  fornire una risposta umanista alla globalizzazione e alla crisi, finalizzate alla salvaguardia  di coesione sociale e il mantenimento della pace. Facente parte centrale di ogni cultura, costituisce il mezzo ideale per portare insieme persone di paesi diversi. Con i Festival si vuole promuovere nel modo più vivace la reciproca conoscenza e rispetto della diversità. Gli insegnanti che offrono classi in paesi stranieri forniscono ponti di comprensione immediata radicata nei corpi dei danzatori, ci sono decine di migliaia di insegnanti di danza che attraversano i confini nazionali ogni anno. Ci sono centinaia di milioni di partecipanti a festival internazionale di danza di ogni anno, congressi e conferenze aperte offrono la possibilità di uno showcase per il lavoro, ci sono decine di incontri internazionali di ricercatori danza, storici e critici in ogni anno.  Anche al di fuori dei festival, corsi e conferenze, basta guardare in televisione una danza di un paese straniero offre la più sorprendente, accattivante e convincente immagine di un altro gruppo etnico.  Con vivacità si illustra la diversità culturale,  e si favorisce il dialogo, per tutto questo non c’è mezzo migliore della danza.